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  • Game over

    Game over

    Solo le ombre non hanno volto. Il peggio genera scongiuri, intriga il nero degli altri. Ci costringiamo a viaggiare leggeri per esorcizzare dolore e disgrazie. La pietà non è più una virtù, ma un virtuosismo. Oggi hanno derubricato la solidarietà, si glissa il rispetto o si usa a dosi pediatriche.
    Gli altri, invece, hanno un volto, una vita, una storia.

    Questo sito ne racconta qualcuna e ognuna potrebbe essere la nostra. Solo per caso non è uno specchio.

  • Arturo Roberto Tortorici

    Arturo Roberto Tortorici

    Se devo pensare al momento più brutto, penso sia Natale. Gli altri sono tutti felici, c’è una grande gioia diffusa, tutti si fanno i regali. Senti quasi la musica nell’aria.

    Io non ho nemmeno i soldi per un caffè.

    Leggi la storia

  • Guido Polloni

    Guido Polloni

    La carezza che non arriva è sempre la più attesa.

    Così come sognare un bacio, una tenerezza. Un gesto dolce di complicità.

    Mendicare una frase di affetto e ritrovarsi a scalare un muro.

    Leggi la storia

  • Alessandro Robaldo

    Alessandro Robaldo

    Se fai il meccanico, la vita la monti e la smonti, come fosse un motore.
    Prendi un pezzo, lo ripari, ce ne metti un altro, un altro lo adatti.
    Se poi il cuore perde colpi e non batte più come un orologio, allora diventa un problema. Perché, come un motore, anche tu svalvoli  e tutto rischia di saltare.

    Leggi la storia

  • Raffaele Bortone

    Raffaele Bortone

    “A Milano, quando conosci qualcuno, la prima cosa che ti chiede è: che cosa fai? Non gli importa se sei bianco, rosso, a strisce. Giovane o vecchio. Solo quello che fai. È questo decide quanto conti. Il tuo valore, le tue qualità, i tuoi talenti e, qualche volta, il tuo prezzo.

    Leggi la storia

  • Luca Carrocci

    Luca Carrocci

    Luca dà i numeri.

    Da quando l’hanno spostato di casella e messo nei morti di fame.

    Luca è ossessionato dalle cifre.

    Leggi la storia

  • Game over

    Solo le ombre non hanno volto. Il peggio genera scongiuri, intriga il nero degli altri. Ci costringiamo a viaggiare leggeri per esorcizzare dolore e disgrazie. La pietà non è più una virtù, ma un virtuosismo. Oggi hanno derubricato la solidarietà, si glissa il rispetto o si usa a dosi pediatriche.
    Gli altri, invece, hanno un volto, una vita, una storia.

    Questo sito ne racconta qualcuna e ognuna potrebbe essere la nostra. Solo per caso non è uno specchio.

  • Arturo Roberto Tortorici

    Se devo pensare al momento più brutto, penso sia Natale. Gli altri sono tutti felici, c’è una grande gioia diffusa, tutti si fanno i regali. Senti quasi la musica nell’aria.

    Io non ho nemmeno i soldi per un caffè.

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  • Guido Polloni

    La carezza che non arriva è sempre la più attesa.

    Così come sognare un bacio, una tenerezza. Un gesto dolce di complicità.

    Mendicare una frase di affetto e ritrovarsi a scalare un muro.

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  • Alessandro Robaldo

    Se fai il meccanico, la vita la monti e la smonti, come fosse un motore.
    Prendi un pezzo, lo ripari, ce ne metti un altro, un altro lo adatti.
    Se poi il cuore perde colpi e non batte più come un orologio, allora diventa un problema. Perché, come un motore, anche tu svalvoli  e tutto rischia di saltare.

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  • Raffaele Bortone

    “A Milano, quando conosci qualcuno, la prima cosa che ti chiede è: che cosa fai? Non gli importa se sei bianco, rosso, a strisce. Giovane o vecchio. Solo quello che fai. È questo decide quanto conti. Il tuo valore, le tue qualità, i tuoi talenti e, qualche volta, il tuo prezzo.

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  • Luca Carrocci

    Luca dà i numeri.

    Da quando l’hanno spostato di casella e messo nei morti di fame.

    Luca è ossessionato dalle cifre.

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